di Antonio Migliozzi
TEANO – L’entusiasmo straripa da tutti i pori all’architetto Ermanno Di Sandro, sentendolo al telefono nei giorni scorsi. “Non passa un giorno senza che mi arrivi un messaggio sia pubblicamente che privatamente, per complimentarsi con me per l’idea che ho avuto nel lanciare la proposta di candidare la Città di Teano a Capitale della Cultura Italiana per l’anno 2030”.
“Ho letto con interesse quello che proponi di fare. Sarebbe veramente una cosa eccezionale per una cittadina tanto bella quanto ricca di storia e cultura. Peccato che negli ultimi anni sia stata un po’ abbandonata a se stessa. Sarebbe una occasione per farla rinascere”. “Una proposta coraggiosa ma non irrealizzabile che ti auguro con tutto il cuore di concretizzare”. “L’entusiasmo tra la gente comune è alle stelle. Speriamo che le istituzioni locali reagiscono positivamente senza invidia e prendono spunto per darsi da fare. Noi nel nostro piccolo dobbiamo fare la nostra parte. Speriamo”.
Questi sono solo alcuni delle decine di messaggi che quotidianamente riceve l’arch. Di Sandro, mentre adesso si aspetta che le istituzioni locali sposino questa proposta e portino avanti quanto di dovere. D’altronde la realizzazione dei più grandi progetti non sono altro che il frutto dei nostri sogni. E poi, il 2030 non è così lontano.
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